In sostanza dice di aver scoperto spirit a 13 anni e di esserne rimasto tremendamente colpito. Poi fa un breve riassunto su chi è Spirit e sulla sua nemesi, Octopus, interpretata da Samuel L. Jackson. Dice che per 25 anni Will Eisner è stato suo mentore e amico. All'inizio ha considerato l'idea di fare un film su Spirit come un progetto suicida, ma tre minuti dopo è tornato dicendo che non avrebbe permesso a nessun altro di avvicinarvisi. Per lui questo film non è un tributo a Eisner, ma allo 'spirito' che anima il suo lavoro (qui ovviamente c'era il gioco di parole con il termine 'Spirit').
E cosa vuoi che dica? Che è un film fantastico, che c'è molta differenza fra il cinema e il fumetto e che i fan capiranno le scelte stilistiche. Dice che ha cercato di rendere bene la violenza del film in maniera elegante e altre cose sulla storia del fumetto. Credo, parla molto stretto ma il succo è questo.
Dovresti giocare a più videogames in inglese e vedrai che lo impari in qualche tempo.
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promemoria personali
"Perchè scrivo? Per paura. Per paura che si perda il ricordo della vita delle persone di cui scrivo. Per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile."
Fabrizio De Andrè
"Non mi piace l'autocommiserazione dell'artista, la sua bramosia di suscitare pena e simpatia raccontando quanto sia dura fare l'artista. E' forse più duro che lavorare in una miniera in Bolivia? Perché parlare sempre di sciocchezze, quando si dovrebbe ringraziare il signore per averti dato un lavoro piacevole? Certo che è difficile produrre parole in eterno, ma è molto più facile che produrre sudore su questa terra. Quando sento un artista lamentarsi mi vien da aprire il cassetto ed estrarre il mio revolver. Il grande problema di tutti noi è che consideriamo l'arte più di quello che effettivamente è. La eleviamo ad altezze che non le competono, a giochi ridicoli: l'arte di parlare dell'arte. Dovremmo limitarci a produrre lavoro e lasciare che siano l'applauso e l'amore della gente i migliori e unici giudici. Tutto il resto sono autocommiserazione, vanità danzante, egocentrismo, preoccupazioni inutili. L'arte non è religione, a certe altezze accusa capogiro." Leonard Cohen
"C'era una volta... e poi un giorno... e poi quando tutto sembrava andare per il meglio... e poi all'ultimo minuto... e vissero felici e contenti (ma anche no)."
David Mamet
Su questo cranio di scimmia. Su questo corpo di cane. Su questo modo di fare. Zibba
Fumetti noir, crime, hardboiled, gangsteristici e polizieschi reperibili in Italia
4 commenti:
In sostanza dice di aver scoperto spirit a 13 anni e di esserne rimasto tremendamente colpito. Poi fa un breve riassunto su chi è Spirit e sulla sua nemesi, Octopus, interpretata da Samuel L. Jackson.
Dice che per 25 anni Will Eisner è stato suo mentore e amico.
All'inizio ha considerato l'idea di fare un film su Spirit come un progetto suicida, ma tre minuti dopo è tornato dicendo che non avrebbe permesso a nessun altro di avvicinarvisi.
Per lui questo film non è un tributo a Eisner, ma allo 'spirito' che anima il suo lavoro (qui ovviamente c'era il gioco di parole con il termine 'Spirit').
E cosa vuoi che dica? Che è un film fantastico, che c'è molta differenza fra il cinema e il fumetto e che i fan capiranno le scelte stilistiche. Dice che ha cercato di rendere bene la violenza del film in maniera elegante e altre cose sulla storia del fumetto. Credo, parla molto stretto ma il succo è questo.
Dovresti giocare a più videogames in inglese e vedrai che lo impari in qualche tempo.
qualcuno glielo vuole dire a Miller che si sta... rinc*****nendo? ;)
smok!
ha detto che gli danno un sacco di soldi e che si vive meglio a Hollywood che con i fumetti.
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