Watchmen: who watches Zack?
Watchmen non m'è piaciuto per un motivo molto semplice: Snyder è un pappagallo. O un merlo.
Anzi, è un bimbo che si veste da adulto e passeggia per la stanza imitando gestualità e posture dei suoi genitori.
Anzi, è una scimmia allo specchio.
Troppa mimesi, niente cuore e nessuno sguardo personale: ok, t'è piaciuto Watchmen (e grazie al cazzo, direi) e vuoi fare il tuo tributo, ma ci sono cover band dei Pooh che hanno più personalità, tanto da risultare credibili e ascoltabili.
Troppi rallenty nelle matrixiane scene d'azione (quando si muove Silk Spectre sembra uno spot L'Oréal), che denotano più che inventiva, scarsa propensione al saper raccontare visivamente.
E' la seconda volta, dopo 300, che per il cattivo/antagonista il buon Zack ricorre a una caratterizzazione che punta sulla tensione omoerotica (dall'esuberanza sersiana al ciuffetto emo di Ozymandias).
La colonna sonora è tanto didascalica da risultare imbarazzante: ok, sono dei gran pezzi, ma diamine... in una fiction di Rai Uno si osa di più.
I personaggi (gli attori scelti) sono tutti bellini bellini, pulitini, ottimi per le copertine patinate (esattamente come gli spartani di 300).
Per non parlare della smania di omaggiare i modelli alti, riuscendo solo a rimediare delle sberle boomerang: dalla Cavalcata delle Valchirie di Apocalypse Now a Il Dottor Stranamore, Zack inciampa ancora (sempre dopo 300) nell'umorismo involontario.
Tutto questo, senza stare a lamentarsi troppo di come Snyder comprima la stratificata carica polisemica dell'opera di partenza, tanto da fare delle scelte riguardo cosa tenere e cosa sacrificare e - più per necessità che per reale capacità di guardare oltre - taglia tutto ciò che lo porterebbe a mantenere il finale originario e ne crea uno nuovo. Perdendo anche qui nel confronto (là si aprivano finestre su nuovi significati e nuovi mondi, qui si spiega, si rintuzza, si rassicura bonellianamente).
Però ha avuto un'ottima intuizione per i titoli di testa.
Dopo quelli, potete tranquillamente uscire dalla sala.
5 commenti:
Fra questa e la rece di Giovanni Agozzino ho capito che cosa e' il Watchmen cinematografico senza bisogno di vederlo.
E la rece di Rrobe, indirettamente, mi ha confermato che non vi sbagliate (e non mi sbaglio neanche io).
I titoli di testa li ho visti e, a parte l'intuizione di base (buona), ho capito come lo sguardo di Snyder non abbia la minima idea di cosa sia la sottigliezza (vedi il comico che uccide jfk o l'astronauta che si trova di fronte Manhattan).
Come dice giustamente Agozzino, pornografia.
Giovanni m'ha rubato le parole dai polpastrelli e non volevo "copiare" il concetto, ma ha assolutamente ragione.
concordo. scritto la mia sul mio blog! :)
Giovanni m'ha rubato le parole dai polpastrelli e non volevo "copiare" il concetto, ma ha assolutamente ragione.
D'accordissimo. Giovanni ed Eliliano hanno sintetizzato alla perfezione quello che penso anch'io di questo film, tanto che non posso far altro che quotare.
Aggiungerei solo che non mi stupisce affatto che il bignamino di Watchmen non abbia fatto breccia neanche nel pubblico generalista, nella mia esperienza personale: per il momento sono a 4 stroncature su 4 da parte dei non-fumettofili.
Dopo wanted e the spirit, volevo uscire dal cinema soddisfatto per un prodotto tratto da un fumetto...peccato che non sia stato cosi. Sottolineo in pieno tutte le critiche rivolte alla pellicola e sono bellamente scontento da queste produzioni. Personalmente, oltre al Batman di Nolan, qui stiamo navigando su pessime acque e non credo che la situazione migliorerà in futuro (spero che wolverine origins non sia una cagata tremenda ma ho questa sensazione).
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