vademecum per sceneggiatori distratti o smemorati
18:46
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Saggezza da Baci Perugina: avere sott'occhio tutte - o quasi - le possibili inquadrature utilizzabili in una scena permette di ottenere dei buoni risultati in partenza non previsti e, addirittura, di poter correggere le cazzate fatte. (anonimemo)
4 colors is mejo che ciù
08:13
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Come detto, matite e chine di Riccardo Burchielli.
Alla tavolozza fotosciopposa, invece, Alessandro Bragalini.
blog spot 9
09:14
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- Sergio Algozzino - Sergio è una persona estremamente versatile: un occhio attentissimo sulla storia del fumetto, un ideatore di buone riviste e un autore dal futuro sempre più presente. Ah, è pure un musicista.
- Sergio Gerasi - disegnatore, ha esordito sul Lazarus Ledd della Star Comics maturando uno stile e dei mezzi sempre più sicuri e convincenti. Suona nei 200 Bullets e continua il suo cammino fra le nuvole con le Tragifavole.
- Silvio Camboni - classuoso autore che ha mosso i primi passi alla Disney, ora lavora prevalentemente per la Francia, ma ha intrapreso la carriera di autore e conduttore televisivo, oltre che di giornalista.
- Simone Guglielmini - Simone è uno di quei disegnatori dalla manina santa che mi piacerebbe vedere pubblicati sempre più spesso, quotidianamente. Invece, per ora, mi devo accontentare del suo esordio sul n.9 di Detective Dante e sperare che qualche editore italiano pubblichi i suoi lavori francesi.
- Simone Massoni - talento puro. Provate a verificare di persona le sue straordinarie capacità grafiche e le bellissime intuizioni.
- smoky man - misterioso, fumoso, fumettoso. smoky man è il fondatore di Ultrazine, il discepolo italiano di Alan Moore e uno dei più inarrestabili animatori culturali del mondo del fumetto italiano.
- Stefano Misesti - se penso a Maciste muoio dal ridere, se penso all'Uomo Esagitato mi vengono le convulsioni. Se mi lascio trasportare dai suoi lavori più surreali mi perdo in un mare di meravigliose suggestioni.
- Stefano Piccoli - a fine anni '90 fu uno degli autori indies più irriverenti e seguiti, poi - pur continuando a pensare a fumetti - si discostò dal giro. Ora è tornato, sempre con la sua opera più controversa: il Massacratore.
- Stefano Raffaele - Stefano ha mosso i primi passi con Lazarus Ledd (disegnandone anche le cover per un periodo), poi è emigrato professionalmnte negli USA (Marvel, Dark Horse). Ora lavora per la Francia (Les Humanoides).
- Thomas Campi - è uno dei più bravi disegnatori della Julia di Bonelli, ma anche e soprattutto un autore impegnato nella costante ricerca espressiva e stilistica. Sul suo blog potrete ammirarne ogni passo.
- Tommaso Renieri - anche Tommaso è un disegnatore, in forza allo staff delle Winx, per cui però si è cimentato prevalentemente come colorista. Bramo un suo volume di illustrazioni o una sua storia a fumetti.
- Valerio Pastore - ha esordito su Killer Elite n.1 e ha partecipato all'ottima rivista indipendente Il peso del martello. Attualmente studia da animatore, ma - nel frattempo - sul suo blog posta dei lavori d'illustrazione assolutamente magnifici. Vedere per credere.
300
00:20
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Cast: Gerard Butler, Lena Headey, David Wenham, Dominic West, Michael Fassbender, Vincent Regan, Rodrigo Santoro, Andrew Tiernan, Andrew Pleavin.
Durata: 117'
Regia: Zack Snyder
Sceneggiatura: Zack Snyder, Kurt Johnstad
Fotografia: Larry Fong
Musiche: Tyler Bates
Montaggio: Larry Fong
Non ho mai particolarmente amato sotto il profilo narrativo 300. Dal punto di vista grafico l'ho sempre ritenuta una delle prove più entusiasmanti dell'accoppiata Miller/Varley (insieme ad Elektra Lives Again), ma il tentativo di Miller di piegare la Storia alla storia, al proprio sentire, non mi ha mai entusiasmato.
Ho sempre ritenuto superficiale l'approccio schematico e tranchant di Miller, riconoscendogli soltanto un'impressionante capacità registica e di messa in scena, una sontuosa capacità di gestire i tempi e le ellissi narrative.
E' sempre stato più un rifiuto ideologico, sotto un certo punto di vista (le simpatie destrorse di Miller sono risapute e dichiarate), che però non mi hanno condizionato nella valutazione estetica del suo lavoro sulla battaglia delle Termopili.
In ogni caso aspettavo l'adattamento cinematografico di 300 con una certa ansia, soprattutto per l'acritica esaltazione che mi ha procurato il passaggio su celluloide di Sin City (ok, non è cinema, ma chissene: il nerd che è dentro di me ha goduto non poco - una volta tanto - a vedere il cinema piegato a novanta rispetto al fumetto).
La pellicola di Snyder riesce a convincere dal punto di vista squisitamente tecnico: roboante, epico, testosteronico, accecante. Niente da dire. Snyder sa dirigere, sa appagare l'occhio, sa costruire una scena e sa darle una forma.
Ma non è questo il punto.
Il punto è che ciò che Miller lasciava sottointeso (e quindi interpretabile, deducibile ma non inconfutabile, sospettabile ma comunque dialettico) Snyder lo esplicita, lo distorce fino ad ottenere uno dei più monumentali film propagandistici che abbia mai visto.
300 è un film talmente esagerato - sotto quest'aspetto - da risultare quasi pornografico.
Se Miller piega la Storia, Snyder la travisa. Se Miller interpreta, Snyder snatura.
Ne vien fuori un bignamino fascistoide da quattro soldi dal messaggio di fondo aberrante ed equivoco, sciatto nell'approccio manicheo e con delle derive incontrollate a tratti strepitosamente divertenti (la di certo involontaria tensione omoerotica fatta di sublimi doppi sensi fra Leonida e Serse su tutte).
Fare di Leonida un idealista è da antologia, fare degli Spartani il muro contro il misticismo persiano (si, nel finale si arriva a citare il misticismo del nemico...) è quanto meno grottesco e ridurre l'altro a mero freak è operazione rispetto alla quale pure Lombroso avrebbe fatto un passo indietro. Forse addirittura due.
Will Eisner: The Spirit of an Artistic Pioneer
17:44
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spero possa essere interessante per chi capisce l'inglese almeno la metà di quanto è stato interessante per me che ne capisco davvero poco poco poco poco poco...
news killerelitose
09:34
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Siamo al rush finale per Killer Elite 2.
Ancora pochi giorni e tutto verrà consegnato alla tipografia, in previsione dell'uscita dell'albo per Torino Comics.
Nel frattempo, un paio di news.
Un nuovo disegnatore è salito a bordo in extremis, si tratta di Fabiano Ambu, già dello staff de L'Insonne e - rullo di tamburi - la cover dell'albo sarà di Riccardo Burchielli (John Doe, DMZ).
Come sempre, comuque, il riferimento per news e previews su KE2 è il blog apposito.
inventare ricordi
15:22
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Se non avessi fatto il libraio e se non avessi fatto i primi passi da sceneggiatore, molto probabilmente avrei fatto il robivecchi.15:22 [emo] 16 Comments
Non l'antiquario, non l'archeologo, ma proprio il robivecchi.
Tutto ciò che è ammantato da una patina di vecchio ha su di me un fascino del tutto irresistibile.
Non parlo di antico, di appartenente ad altre epoche, ma di tutto ciò che ha un trascorso non distante più di un secolo da me.
Possono essere vecchie foto, vecchi oggetti, vecchi libri, vecchi luoghi, vecchi racconti, può essere qualsiasi cosa riesca a mettere in contatto me, nato nel '72, con un mondo nel quale non potrei vivere se non per come il tempo l'ha cambiato o per i ricordi che può aver lasciato in qualche persona che me ne fa dono.
Il virato in seppia, il bianco e nero scatenano in me delle suggestioni davvero uniche, una curiosità non arginabile che accende all'unisono tutte le possibili domande attinenti quel qualcosa.
Chi? Come? Dove? Quando? e, soprattutto, perchè?
Poco importa se riesco a ricostruire l'iter preciso che ha portato quel qualcosa a incrociare il mio percorso, anzi.
La suggestione del tangibile in quel momento lascia spazio alla (viene addirittura soverchiata dalla) necessità intima e naturale di immaginare le risposte, di ipotizzarle, di raccontarle.
Una forma di racconto che rilegge l'accaduto a partire da ciò che ne è rimasto, che vi resta legato proprio attraverso il possibile, che può colmare lo spazio vuoto fra ciò che era e ciò che è (o non è più) oggi. Nulla a che fare con la psicometria, ovviamente, forse solo l'illusione di creare ricordi non miei.
[integrazione del 19/03]
immaginavo che qualcun altro poteva dire le stesse cose che ho detto io in maniera ancor più pregnante e - a suo modo - definitiva.
Questo qualcun altro è Francesco Guccini, che in Vite fotografa alla perfezione ciò che intendevo col post qua sopra (un ringraziamento ad Andrea Leggeri per la segnalazione).
(...)
Mi piace rovistare nei ricordi
di altre persone, inverni o primavere
per perdere o trovare dei raccordi
nell’apparente caos di un rigattiere:
quadri per cui qualcuno è stato in posa,
un cannocchiale che ha guardato un punto,
un mappamondo, due bijou, una rosa,
ciarpame un tempo bello e ora consunto,
pensare chi può averli adoperati,
cercare una risposta alla sciarada
del perché sono stati abbandonati
come un cane lasciato sulla strada.
Oggetti che qualcuno ha forse amato
ora giacciono lì, senza un padrone,
senza funzione, senza storia o stato,
nell’intreccio di caso o di ragione.
(...)
sono passati di qui - 1
09:05
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Dalle chiavi di ricerca che grazie a Google hanno portato su questo blog nuovi visitatori, desumo che sono passati di qui nel corso dell’anno:
cause salivazione incontenibile
genetica delle orecchie a sventola
cercasi editore per proporre tavole di fumetto
chi sono gli emo
proporsi sceneggiatori bonelli disney
che cosa e armaduk
quanto emo sei
se questo è un emo
cosa dire augurio in bocca al lupo
i corrieri consegnano in fiera?
a che serve braccialetto antistatico
parole che fanno rima con orrù
lost quando comincia la 3a stagione?
voglio un emo!
regalo per anto
disegni da colorare sugli dei dell'olimpo della grecia
crauti in francese
io sono emo ?
bum bum per quelli che bum bum
le ascelle di dove
lettore casa fuori sincro
la famiglia nobile degli emo
emo di merda
fare capelli emo
emo baciare
non solo emo
telepatia emo
fatto di più emo
quanto sei emo
quanto sono emo
sempre più emo
siti di belle immagini emo
voglio essere emo
stanca ...emo
meglio scemo che emo
solletico liguria
fare solletico a emiliano
solletico solletico
storie vere di solletico
odio igort
la fumettistica italiana
il mio blog
ho bisogno di lavoro urgente a enna
voglio conoscere un emo!
ragazze indemoniate
piedi sensuali
nudo attraverso la finestra
zie tettone
sboroni nudi
scopiamo a mantova
gor posizioni
"mi ha fatto godere"
mamma "il culo"
a schifiu finisce
è nato il mio neonato
autocelebrèscion: un anno di blog.
10:56
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Eh si, oggi 'sto blog compie un anno di vita.
Dodici mesi fa mi sono affacciato in questi luoghi additati come il regno dell'egocentrismo e dell'auotoreferenzialità con cautela e senza le idee chiarissime su come e con che frequenza avrei vissuto l'esperienza di gestire uno spazio su internet completamente mio.
L'unico punto fermo che mi sono imposto è stato di parlare esclusivamente di fumetti, dei miei fumetti, dell'approccio che ho nei confronti del mezzo come lettore e come sceneggiatore (pur ancora in formazione).
Ci sono state un po' di eccezioni, a cominciare da qualche post legato al cazzeggio più spinto o qualcun altro dedicato ad altre passioni (cinema, musica, libri, le serie tv), ma son riuscito a tenere la rotta con una certa coerenza e, guardandomi indietro, è divertente l'idea di vedere ora accorpati i post sui fumetti che facevo da ragazzino e da giovane o prima di dedicarmi per qualche anno alla critica e quelli incentrati sulle varie cose su cui mi sto cimentando da alcuni mesi (OWC, il Benzi, Killer Elite 2, La persistenza della colpa, ) o che hanno effettivamente visto la luce (le brevi per Mono e per Donnell & Grace, Xiola).
Mi son sorpreso molto nel riuscire a dire in pubblico tutta una serie di considerazioni e riflessioni intime riguardanti il mio approccio alla scrittura, cosa significhi per me mettere delle vignette una in fila all'altra.
Ne è venuto fuori un timido inizio di percorso - ocio, parolone in arrivo - formativo che mi conferma ulteriormente la bontà della scelta di ascoltare quella parte di me che aveva bisogno di esprimersi attraverso lo scrivere fumetti più che di fumetti.
Sono contento anche e soprattutto delle possibilità che il blog mi ha dato di incrociare i percorsi espressivi di tante altre persone (sceneggiatori e disegnatori), con gran parte delle quali si è instaurato un proficuo scambio di vedute e un confronto spesso vicendevolmente stimolante.
Anche sotto questo profilo, la soddisfazione di continuare a curare il blog è assolutamente massima ed è un grandissimo piacere segnalare tutti quegli autori o aspiranti tali i cui blog periodicamente registro su Blog Spot. Nei confronti di ognuno di loro, nei modi più diversi, mi sento in qualche modo debitore per le suggestioni che mi hanno dato le loro parole o le loro immagini.
Infine, vorrei ringraziare tutti coloro che, casualmente o meno, hanno incrociato queste mie pagine e hanno voluto soffermarsi il tempo di lasciare un pensiero, un commento, una riflessione.
Se devo farmi un augurio è quello di continuare a tenere la rotta e di aumentare ancora di più il confronto con chi è afflitto dalla mia stessa malattia.
ritmi frenetici
08:17
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Il ritorno da Mantova è stato contraddistinto da dei ritmi forzatissimi e intensissimi.
Il lavoro finale di supervisione di Killer Elite 2, la quest per un nuovo disegnatore che sostituisse uno sparito nel nulla e, soprattutto, OWC.
Riguardo KE2, a parte alcune sfumature marginali, si può dire che il lavoro è concluso e ne sono soddisfatto: presto, o qua o sul blog del fumetto, posterò qualche preview di Andrea e di Gianfranco.
Inoltre, sempre in tandem con Gianfranco, da martedì scorso abbiamo cominciato il lungo percorso che seguiremo in vista della realizzazione di OWC, una storia davvero molto lunga e che per i prossimi mesi ci costringerà a dei ritmi di lavoro piuttosto sostenuti.
Siamo partiti davvero al meglio ed entro fine mese dovremmo riuscire ad aprire un blog dedicato a questo progetto.
Mantova val (ancora) bene un viaggio
12:56
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Alla fine ce l'ho fatta a rientrare da Mantova.
Se dovessi raccontare tutto, ma proprio tutto, quel che è capitato nello scorso fine settimana, so quando comincerei a scrivere, ma non so quando smetterei.
Meglio concentrarsi su tutto quanto attenga esclusivamente la fiera in senso stretto.
La prima edizione dello scorso anno fu piuttosto incoraggiante e questa seconda ha mantenuto parecchi aspetti positivi, a cominciare dalla buona organizzazione logistica.
Sotto un profilo più strettamente contenutistico, gli incontri/conferenze con gli autori e gli addetti ai lavori (curati da Marcuccio Rizzo e sir Carlo Del Grande di ComicUS) sono stati piuttosto coinvolgenti, in particolare quelli dedicati all'ospite principale della manifestazione, Brian Michael Bendis.
Fra gli altri ospiti, vado a memoria, Tito Faraci, Roberto Recchioni, Diego Cajelli,Giuseppe Ferrario, Andrea Mutti, Ausonia, Lee Bermejo, Giuseppe Camuncoli, Riccardo Burchielli, Davide Gianfelice, Gabriele Dell'Otto, Claudio Villa, un'infornata di autori Bonelli e tanti altri.
Molto interessante lo spazio showcase in cui sono intervenuti molti degli autori ospiti e organizzato con dei mini-stage di fumetto destinati a diversi tipi di uditorio, sia i bambini delle elementari che i neofiti più adulti o curiosi in genere.
Peccato che anche quest'anno la presenza di editori non sia stata eccezionale (pur compensata dalla possibilità di reperire in anteprima alcuni titoli come Civil War 1 della Panini o Garrett 3 della Edizioni BD, giusto per citarne un paio).
Nota dolente, almeno per le aspettative che ripongo io nelle fiere, la presenza di un'unica mostra di originali (nello specifico si trattava delle tavole di una storia a fumetti su Tazio Nuvolari, che verrà editata da Leopoldo Bloom Editore).
Infine, la scarsissima affluenza di pubblico registrata venerdì è stata superata dalla buona affluenza di sabato e domenica.
a Mantova
08:59
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Dopo la positiva esperienza della scorsa prima edizione, anche quest'anno andrò a Mantova Comics & Games.
Stesso hotel (a 2 minuti d'auto dalla fiera), stessa compagnia, spero che tutto fili liscio e rilassante come lo scorso anno.
Partirò oggi pomeriggio e ci si risentirà su questi schermi lunedì prossimo.
Se però qualcuno di coloro che gravitano da 'ste parti dovesse essere a Mantova e avesse piacere di incontrarci, mi contatti via mail.
chi sono
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Fabrizio De Andrè
"Non mi piace l'autocommiserazione dell'artista, la sua bramosia di suscitare pena e simpatia raccontando quanto sia dura fare l'artista. E' forse più duro che lavorare in una miniera in Bolivia? Perché parlare sempre di sciocchezze, quando si dovrebbe ringraziare il signore per averti dato un lavoro piacevole? Certo che è difficile produrre parole in eterno, ma è molto più facile che produrre sudore su questa terra. Quando sento un artista lamentarsi mi vien da aprire il cassetto ed estrarre il mio revolver. Il grande problema di tutti noi è che consideriamo l'arte più di quello che effettivamente è. La eleviamo ad altezze che non le competono, a giochi ridicoli: l'arte di parlare dell'arte. Dovremmo limitarci a produrre lavoro e lasciare che siano l'applauso e l'amore della gente i migliori e unici giudici. Tutto il resto sono autocommiserazione, vanità danzante, egocentrismo, preoccupazioni inutili. L'arte non è religione, a certe altezze accusa capogiro."
Leonard Cohen
"C'era una volta... e poi un giorno... e poi quando tutto sembrava andare per il meglio... e poi all'ultimo minuto... e vissero felici e contenti (ma anche no)."
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