lost in the plot
Capita ai migliori, figurati se non capita anche a te.
Ed è sempre una sensazione in bilico fra l'adrenalinico e il depressivo: hai tutti i tasselli e conosci la rotta da tenere, hai una paccata di appunti tale che ne utilizzerai inevitabilmente solo la minima parte, hai le migliori intenzioni, ma hai anche il terrore più cieco di esserti immerso in una cosa più grande di te, di non riuscire a gestire in maniera credibile ed efficace tutto il magma di immagini, suggestioni, facce, parole e azioni.
Però, perso là in mezzo, sai quanto sia importante la scintilla che si sprigiona dal corto circuito di quelle due emozioni così agli antipodi e ti ritrovi con il paio di occhiali più belli attraverso cui sia possibile guardare e leggere il mondo che ti circonda.
NOTA: l'immagine qua sopra è stata piratata senza vergogna alcuna dall'ultimo numero di Internazionale, attualmente in edicola.
6 commenti:
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conoscevo già, grazie.
solo che, non capendo l'inglese, non ho colto una cosa: è una sorta di "cadavere squisito" a tema noir?
sì, è sempre il solito meccanismo.
Non so se partecipa anche Dave, alla parte noir...
Michelangelo creava sculture togliendo il marmo "in eccesso". Mi sa che vale anche per la scrittura.
@fam> sono d'accordo sul fatto che si fa sempre in tempo a togliere, ma scomodare Michelangelo mi pare un pelo esagerato :)
Mi ha preceduto Fam :)
Emi, si punta sempre alla testa per colpire il petto :D
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