i cassetti socchiusi

08:32 [emo] 20 Comments


Sono convinto che che chiunque legga fumetti abbia avuto almeno una volta nella vita il desiderio di realizzarne uno. Scrivere e disegnare sono forme d'espressione che necessitano di nulla per essere: un foglio bianco (o un muro, a seconda dell'età) e una matita o una penna. Il prezzo per esprimersi è ridicolo. Non certo quello che ci sarebbe da pagare per poter girare un film o fare musica, per dire. Sono altrettanto convinto che la stragrande maggioranza dei lettori di fumetti non si sia solo limitata a desiderare di realizzarne uno, ma abbia saltato il fosso e si sia ritrovata a consumare graffite e cellulosa. Banale, ovvio e scontato outing: a me è successo. Il problema è che questa scimmia mica m'è passata, ma su questo tornerò nei prossimi giorni.

Stamattina il cassetto socchiuso della scrivania, quello in cui tengo - nel più classico caos primordiale domestico - tanti frammenti materiali della mia memoria, mi occhieggiava suadente e invitante, ma pure misterioso e severo.
Non l'ho aperto, forse solo per ritrovarmi a rovistare nel torbido piuttosto che recuperare qualche bel ricordo, ma so che lì è conservato un piccolo plico di fogli di carta a quadretti al quale continuo ancor oggi a dare un immenso valore affettivo e che è composto di pseudo-albetti sghembi e diseguali, dedicati ad eroi dai nomi improbabili come Mr.Mister, Jerome o Thomas Camerun.

Per ora stanno lì, ma so che - prima o poi - quel cassetto verrà aperto.

Ciò che mi piacerebbe fare ora, invece, è questo: c'è qualcuno fara voi che da ragazzino ha provato a realizzare un fumetto? Lo conservate ancora? Se la risposta è si ad entrambe le domande, ve ne pongo una terza: avete voglia di mandarmene per e-mail delle scansioni? Se continuate ad annuire, la mia idea sarebbe quella di postare qualche immagine qua sul blog. Ai più timidi e ai professionisti che vogliano partecipare a questo gioco garantisco l'anonimato e massima riservatezza.


20 commenti:

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Ciao Emiliano!
Complimenti per il blog (ci sono arrivato passando per quello di Bruno Olivieri). Cavoli, io a Cagliari ho ancora almeno due fa-vo-lo-se graphic novel:
1. "Il ritorno di Sgorbion", originale, discretamente conservato nonostante un'incursione a pennarello di mia cuginetta. Anno 1983.
2. "La rivincita di Matley". Una torbida avventura in cui cani dei cartoon e persone reali (io e i miei compagnetti delle scuole elementari) sconfiggevamo Dick Dastardly. Anno 1981.

E poi una serie di e-si-la-ran-ti strisce d'ambientazione medievale intitolate "Il Prode Cavaliere" (che capacità di anticipare i tempi! Che lungimirante sintesi politica!). Anno 1985.
Appena torno in Sardegna recupero tutto e ti invio il mio contributo ai cassetti!
Un abbraccio

[emo] ha detto...

Ciao Fabrizio,

son contento che ci sia anche tu!
Aspetto con ansia, trepidazione ed estrema curiosità i tuoi scheletri nell'armadio! ;-)

Niccolò Storai ha detto...

Di scheletri io ne ho a bizzeffe!
Spero che non facciano paura!
Un abbraccio Emo!

[emo] ha detto...

Niccolò, tu manda, poi vediamo le reazioni...

Anonimo ha detto...

io ho fatto di peggio: un fumetto con le figurine.
ho creato le figurine, ho creato l'album. ho creato pure i pacchetti...!!!! e poi mi sono divertito ad aprire i pacchetti e ad incollare le figurine all'album con la mitica coccoina!!!
ero sicuramente alle elementari, forse in quarta.
dovrebbe essere sepolto da qualche parte in cantina, insieme ai tornei di calcetto, di tennis e alle olimpiadi di via parigi... :-D
sniff...

ciao emi ;-)
kitano rulez.

Anonimo ha detto...

ah...voglio assolutamente vedere Mr. Mister !!! :-D

[emo] ha detto...

mr.carta, i miei ossequi.
Per ora ti dico che Mr.Mister aveva un look da coatto anni '80, ma le storie erano ambientate nella Colombia di fine anni '50.
Ero in pieno trip da Mister No, ma non volevo copiarlo. Mi limitavo a plagiarlo con devozione...

Anonimo ha detto...

io ero in trip Lucky Luke quando ho realizzato quella schifezza...probabilmente per colpa della signorina che distribuiva gli album nel cortile di san giuseppe.
ta bom :-D

[emo] ha detto...

devo essermela persa, quella signorina...

Anonimo ha detto...

eh sì, è successo!

Scritto, "disegnato" e "pubblicato" (ovvero realizzato a mano gli albi su quarti di quaderno con pagine bianche) circa 10 numeri di BOB HUR, fumetto comico che parodiava BEN HUR (c'era chi era in trip per Lucky Luke, io lo ero per i peplum).
Non ne ho neanche uno...

[emo] ha detto...

Su ebay varrà una fortuna!!!

Anonimo ha detto...

tu parli di cassetti... io ho letteralmente la casa invasa... da quando i miei sono saliti al piano di sopra, tutto si è stratificato in preciso ordine crono(il)logico seguendo i fumosi turbinii della mia mente "a conto suo"... ad ogni modo, è ancora presto per tirarne fuori qualcosa di compiuto. Magari aspetterò che si formino delle stalattiti :-)

[emo] ha detto...

Fo-to! Fo-to! Fo-to!

Anonimo ha detto...

Grazie al cielo da parecchio tempo sono guarito dal wannabe-ismo :-))) E' segno di saggezza e consapevolezza dei propri limiti, capire quando non è nemmeno più il caso di sognare: a ognuno il mestiere suo ché il mio è quello di leggerli, i fumetti. Comunque il primo fumetto, su carta di quaderno, lo realizzai all'asilo; poi proseguii per tutte le scuole elementari, poi alle medie, poi basta, visto che disegnare non è la cosa che mi interessa più al mondo. Però, quand'ero già adulto (ma comunque tanti anni fa...) feci, per gli amici, dei fumetti buffi, con loro stessi come protagonisti: beh, incredibilmente la cosa ebbe un grande successo! Arrivai a doverne fotocopiare persino 15 per volta :-))) Gli amici/amiche gradivano moltissimo, io mi divertivo come un pazzo a farli e, insomma, eravamo tutti contenti. Poi passò anche questa fase (pecato, devo confessare; era davero, davvero divertente!). Ora i fumetti li leggo e basta, e mi sembra già molto. Eppoi il talento ce l'ho da un'altra parte: nella musica. E mica si può essere bravi in tutto?!? Sul fato di mandarti le mie "opere" a fumetti: manco MORTO!!! :-))) Abbracci grandi. - Potillo -

Bruno Olivieri ha detto...

Eccome! Fin dall'epoca nella quale non sospettavo nemmeno dell'esistenza delle tipografie e pensavo che i disegnatori di fumetti riuscissero a clonare in qualche misterioso modo le loro pagine disegnate per poi distribuirle in giro. Non riuscivo a credere in cotanta stupenda magia, nel realizzare quei fantastici tomi di fogli rilegati e colorati, bellissimi. Mi domandavo perchè i miei scarabocchi sui quaderni a quadretti, non si avvicinassero nemmeno di un chilometro alla qualità dei fumetti che leggevo. Forse tutto ciò a contribuito a dare una giusta percezione di me stesso, in rapporto al lavoro che avrei sempre voluto fare da grande ed è proprio da li che è partita la rincorsa per cercare di fare sempre meglio. Il problema è che sto ancora correndo e chissà quanto devo ancora correre!
Qualcosa da mandarti ce l'ho di sicuro, devo solo riuscire a scavare nei sedimenti depositatisi dai secoli nei miei cassetti!

[emo] ha detto...

@zio poti: io, invece, spero che prima o poi mi recapiti lo stesso qualcuno dei tuoi tentativi...

@bruno: ottimo, così si fa. qualcuno che si rimbocchi le maniche! :-)

Anonimo ha detto...

Da piccolo non disegnavo fumetti, io facevo di peggio: copiavo fumetti e soprattutto le firme dei disegnatori (una mania!)...
Adesso non so più tenere una matita in mano... [jelem]

[emo] ha detto...

esistono ancora tracce di questa tua attività da copista-filologo? :-)

Anonimo ha detto...

purtroppo, anzi per fortuna degli occhi (anche miei) no! :) [jelem]

[emo] ha detto...

invece è un peccato! :-)