"ti va di venire a Lucca?"

22:56 [emo] 10 Comments


Settembre 1991, dopo il diploma preso nel luglio precedente mi ritrovo a lavorare in quella che oggi è la mia libreria.
Faccio il commesso durante il periodo della vendita dei testi scolastici.
Una mattina vengono a trovarmi Gianluca e Jacopo, che - belli pimpanti e allegri - mi fanno:

"Ti va di venire a Lucca?"

Fino a quel momento avevo giusto sentito nominare la fiera toscana e - complice una situazione economica personale non floridissima - non avevo mai preso in considerazione l'ipotesi di andarci.

Però sto lavorando e ancora non ho ritirato il primo stipendio.

Ci rifletto giusto 3 secondi e mi ritrovo in un amen ad organizzare un viaggio non previsto, che diventa immediatamente necessario. Viene coinvolto anche Alessandro e prenotiamo nave e albergo (il Napoleon, chi sa se esiste ancora).

Circa un mese dopo siamo sulla Tirrenia per Genova, in una cuccetta per quattro, a immaginare come sarà sta benedetta fiera di Lucca. Il gioco continua sul treno per Viareggio, dove dovremmo prendere la coincidenza per la cittadina toscana sede della manifestazione. Uno sciopero, però, ci costringe a una sosta forzata di qualche ora e arriviamo in albergo solo nel primo pomeriggio.

Doccia veloce e ci incamminiamo verso il Palasport, attraversando e poi circumnavigando le mura (solo più tardi scopriremo che abbiamo allungato inutilmente il percorso).

Fuori dai cancelli un'orda disumana di ragazzi zainomuniti si accalca per entrare e dopo un po' ci ritroviamo all'interno del palazzetto. E' anche l'ultimo momento in cui rimaniamo in gruppo compatto perchè ognuno segue il proprio istinto e ci gettiamo fra gli stand a sperperar quattrini come se fossimo quattro figli di papà.
Solo un'ora dopo ci ritroviamo sulle scalinate, ognuno a magnificare i propri acquisti e a confrontare le sensazioni del primo impatto con la fiera. Ricordo ancora con estrema nitidezza gli sguardi sorridenti e sprizzanti di adrenalina di Alessandro, la finta compostezza e non chalance di Gianluca, il fanciullesco gioire di Jacopo.

Una delle sorprese più entusiasmanti, però, è la quantità esagerata di fanzine dedicate al fumetto. Su tutte, Made in USA e (in particolare, per quanto mi riguarda) Fumettando.

Nei giorni successivi continuano a moltiplicarsi gli acquisti, prendiamo dimistichezza con la dislocazione degli stand, per la prima volta in vita nostra vediamo come son fatti gli autori di fumetti, fino a quel momento dei semplici nomi sugli albi conservati nelle nostre librerie.
Recuperiamo disegni con dedica e facciamo la conoscenza di nerd allampanati e meravigliosi.
Il più straordinario è un tizio che mi ferma trafelato sul prato fuori dal palazzetto e mi piazza un pippone di mezz'ora su Star Magazine. Così, senza nemmeno dire ciao. Esperienza marchiata a fuoco, impagabile!

Ripasso spesso davanti ai tizi di Made in USA e Fumettando e decido di comprarne delle copie.

Il giorno della partenza ho finito i soldi e riesco anche a indebitarmi con Gianluca perchè non riesco a rinunciare all'acquisto di un piccolo poster di Nathan Never.

Il viaggio di rientro in treno è carico di un silenzio malinconico, alimentato dalla spossatezza fisica e dall'avidità con cui ognuno di noi rimira albi e volumi comprati alla fiera.
Made in USA e Fumettando, però, le consumo con gli occhi.
Alessandro mi aveva fatto conoscere mesi prima Fumo di China e un altro paio di fanzine (Comix e un'altra di cui ora proprio non ricordo il titolo), ma quelle avevano un'energia diversa, palpabile, contagiosa.
Sulla nave, in cuccetta, io e Alessandro parliamo solo di questo.

Non possiamo ancora saperlo, ma sta nascendo SeD - Storie e disegni.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo.
maledetto, sei quasi riuscito a commuovermi...sembra la mia prima volta a venezia! :-)

[emo] ha detto...

Ho dovuto impormi un freno per la logorrea: le cose da dire sarebbero state davvero tantissime, ma quello che m'importava era rievocare almeno un minimo d'atmosfera e introdurre l'argomento SeD.
Nei prossimi giorni ci tornerò su.

I fazzolettini sono sul tavolo, serviti pure! :-)

Anonimo ha detto...

Ciao puzzone!!!

[emo] ha detto...

Maurizio chi? di dove? appalesati, fatte riconosce...

[emo] ha detto...

Decisamente si.
Ora posso restringere il campo e individuare la tua posizione geografica, il tuo stato civile e la tua professione con un margine d'errore prossimo allo zero! :-)

Quella di "pantuàn" non me la ricordavo, mi sono accasciato al suolo appena l'ho letta e m'è tornata in mente.

Ocio alla penna, comunque: con Antonio e Marco a Napule abbiamo gettato le basi per una nuova striscia umoristica!!!

[emo] ha detto...

Guarda che potrei benissimo postarne anch'io di immagini compromettenti... nun provocà!

[emo] ha detto...

Io rifletto bene, forse tu non ricordi alla perfezione COSA potrei rendere pubblica io...

[emo] ha detto...

non so davvero...
appena imparo, ti dico.

Anonimo ha detto...

Caspita, il tuo racconto m'ha fatto venire inmente la mia prima votla a Lucca, senzazioni bellissime e piacevoli...ebbravo doppia C, scrivi bene (questo è un complimento) ma per favore cambia l'immagine dell'avatar TIE'!

[emo] ha detto...

@sentry> Appena riesco scriverò qualcosa anche sulla Lucca del '92... resta ancora la migliore fiera alla quale sia mai stato!
Riguardo la foto: prot!