Prova a prendermi

18:56 [emo] 0 Comments


Prova a prendermi.
Glielo diceva in continuazione, ogni volta che rimanevano soli in casa, qualsiasi cosa stesse facendo.

Contava sul vantaggio dei propri quaranta scarsi contro i suoi cento abbondanti e sblusati sui jeans. Contava sulla sua indolenza, sulla certezza che mai avrebbe lasciato cadere il telecomando per inseguirla. Lo provocava con quelle parole, lo irretiva con il tono della voce, senza che lui scollasse il culo dalla poltrona, dalla sedia o dal cesso.
Aveva pure cominciato a stuzzicarlo lanciandogli delle palline di carta e cercando di colpirlo sul grosso naso bitorzoluto. Tentava di smuoverlo spegnendogli il televisore o portandogli via l’ultimo boccone di merenda.
Prova a prendermi. Prova a prendermi.
Lui non reagiva, non muoveva muscolo, se non per un sorriso stentato o per levare gli occhi al cielo in segno di giocosa insofferenza.
Prova a prendermi.
Se ci riesci ti faccio un regalo, se ci riesci sono io il regalo.
Ma lui niente. Niente di niente.
Si limitava ad amarla come poteva.

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