Sopra la pioggia

11:09 [emo] 7 Comments


Seduto in prima fila, guardo dall'oblò.
Continua a piovere, a piovere tanto.

E' dalle cinque di stamattina che piove e ora che sono seduto a guardare fuori dall'oblò la pioggia che continua a cadere mi chiedo se l'aereo partirà o se rimarrà a terra.

O se ci sarà uno spaventoso incidente e moriremo tutti.

O se invece tutto si fermerà un istante prima che possa succedere una soltanto di queste cose.

Sotto gli occhi sonnecchianti e severi di Broome scrivo mentre l'aereo ha cominciato a rullare sulla pista. Fatico a prendere la mira con la matita sul piccolo notes e scrivere non è certo facile.
Fuori piove e fra poco saprò quale accadrà delle cose che ho immaginato.


La hostess prende il telefono. Mi perdo nell'ascoltare in parallelo la sua voce attraverso gli altoparlanti e la sua voce naturale prima che si infili nella cornetta. Non ne poggia la parte superiore all'orecchio, anche perchè non ne avrebbe motivo: d'altro canto deve comunicarci qualcosa e non s'aspetta risposta.
Che peraltro non potrebbe arrivare, dato che noi mica abbiamo un telefono per poterle rispondere.
Dice che spegneranno le luci perchè è una normale procedura di sicurezza nei voli notturni (anche se sono le sette e dieci del mattino, ma in verità fuori è buio, piove e ha pure lampeggiato).

L'aereo si ferma a motore acceso.
La hostess di prima e un'altra parlano in una lingua che non conosco (e conosco solo l'inglese), ridacchiano.
Il comandante parla con la cabin crew.
L'aereo riprende il rullaggio e fra poco saprò cosa succederà.

L'aereo accelera, la schiena preme sul sedile, Broome ora russa. Dev'essere talmente abituato a 'sto lavoro che nemmeno sente la differenza fra l'aereo fermo e l'aereo in movimento.


Decolliamo.

Passiamo dentro le nuvole, dentro la pioggia e saliamo fino alla luce del mattino. Ora siamo sopra la pioggia.
Solo adesso, sul tremolìo dell'aereo, sulle scosse di una turbolenza, mi rendo realmente conto che stiamo volando, che sotto al culo non c'è nulla per un sacco di spazio fino a terra.

Poi si accendono le luci della cabina e tutto diventa banale quando la luce del sole penetra quasi accecante attraverso l'oblò e si riflette sulla manetta al mio polso. Seguo la breve catenella che la collega a quella attorno al polso di Broome.
Smetto di scrivere e mi chiedo se dalla cella nella quale mi rinchiuderanno si potranno vedere gli aerei volare.

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dream teams [1]

16:53 [emo] 11 Comments



La prendo larghissima, ma tanto - considerando questo e i prossimi post taggati "dream teams" - ogni volta ci sarà di che chiacchierare amabilmente di belle cosette.
Criptico? Ma va là!

Il mucchio selvaggio è un capolavoro: questa mica è una frase criptica!

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Toth e le tavole della legge

10:22 [emo] 11 Comments


Ho capito meno della metà delle cose qua sopra (ed è già un miracolo che mi rende tanto orgoglione per il mio inglesaccio da film/serie tv), ma tanto basta a confermare che Alex Toth era un genio non a caso.

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The Spirit: il poster

08:43 [emo] 3 Comments


Tra dichiarazioni di Miller, trailer, flyer e - ora - il poster ufficiale del film, non c'è una cosa che mi stia invogliando ad andare a vedere The Spirit al cinema.
Per carità, andrò comunque, ma se va a finire che il film mi piace?

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Fumettinfestival! - consuntivo

11:15 [emo] 3 Comments


E' andata molto bene.
Abbiam presentato Underskin, ma abbiamo parlato anche di codici.
Codici di comunicazione, codici espressivi, codici economici.
E la stragrande maggioranza del pubblico (ottima affluenza) è rimasta fino alla fine, indice che siamo riusciti a non annoiare, soprattutto grazie alla verve di Massimo, un vero mattatore.

Per chi volesse vedere qualche altra foto, basta che faccia un salto QUI.

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Fumettinfestival! - reprize

08:38 [emo] 6 Comments


Non ve ne siete scordati, vero?
Per i sicuramente numerosissimi continentali che bramano di superare il Tirreno per essere presenti, ho allestito un apposito spazio a prezzi contenutissimi.
Fateme sapè!

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son cose belle

12:51 [emo] 20 Comments


Ci vuol poco, veramente poco, a far felice un bimbo.

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delusioni

19:05 [emo] 3 Comments


Sono molto deluso e amareggiato.
Con tutta la gente che passa di qua, nemmeno uno (dico uno!!!) di voi ha approfittato di un'occasione ghiotta come questa?
Mah.

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Fumettinfestival! con Massimo Dall'Oglio

21:25 [emo] 3 Comments


C'ho preso gusto. Il 2008 è l'anno in cui ho organizzato più incontri in libreria.
Chi non sa cosa sia il Fumettinfestival! può fare una puntatina qui.

Dopo gli incontri con Marco Rizzo, Giovanni Di Gregorio e Claudio Stassi, Ausonia e David Lloyd, questa volta tocca a Massimo Dall'Oglio, che presenterà Underskin, scritto da Andrea Iovinelli e uscito originariamente per i francesi umanoidi (che messa così è un po' inquietante, ma mi piaceva molto).
In Italia lo pubblica Edizioni BD.
Ed è solo l'inizio: Massimo è attualmente a lavoro su Jonathan Steele e John Doe.

In ogni caso, ci sarà modo di parlare di tutte queste cosette e anche tante altre in occasione dell'incontro, che si svolgerà sabato 15 novembre presso la Libreria Azuni, alle ore 18.00.
C'è tutto il tempo del mondo perchè non solo dall'isola, ma anche dallo stivale possiate accorrere in massa.

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condizionale impositivo

12:59 [emo] 5 Comments


Un cliente mi prenota un libro giovedì 30 e gli faccio presente che sarebbe dovuto arrivare non prima del 6 novembre (per i più distratti, domani).

Il tizio, invece, torna oggi a reclamare, piuttosto seccato dall'attesa, dicendo che gli avevo garantito l'arrivo per oggi.

Già questo sarebbe sufficiente a spedirlo da dov'è arrivato, ma con un minimo di calma secca gli faccio presente che - se anche gli avessi detto che il libro sarebbe potuto arrivare oggi - non gli avrei mai garantito l'arrivo, perchè uso sempre il
condizionale.

Ossia: "il libro
dovrebbe arrivare giovedì 6, compatibilmente con la disponibilità presso il deposito".

Alla parola "condizionale", lui replica:
"non m'insegnare l'italiano. Un conto è un condizionale, un conto è che tu me l'hai garantito. E questo è impositivo, non condizionale!".

Non ho altro da dire a riguardo.

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a sorpresa, Lucca

15:54 [emo] 8 Comments


Avevo deciso di non andare a Lucca, ma poi - per varie vicissitudini - ho cambiato idea e sono riuscito a fare un salto alla fiera per una giornata.

L'arrivo sotto la pioggia non è stato dei più incoraggianti (e il mio trolly ne ha pagato le conseguenze), ma dall'arrivo in fiera a quando sono andato via nel pomeriggio è stato un tourbillon di facce, sorrisi, abbracci e - uno dei motivi più importanti per cui vado alle fiere - belle persone da (ri)-incontrare.
Purtroppo non ho fatto a tempo a vedere proprio tutti-tutti (Werther, Matteo e Andrea sono i primi che mi vengono in mente) e con altri c'è stata occasione solo per un saluto fugace (Alex, Alessandro, Alessio, Andrea, Bruno, Daniele, Fabiano, Francesco, Riccardo, Roberto, Simone e Stefano), ma bisogna pur essere disposti - ogni tanto - ad accontentarsi e se penso alle (care) persone con cui mi sono intrattenuto, il dispiacere passa.
Quindi, come da tradizione post-fiera, una carrellata di nomi da ri-salutare: Armando, Susanna, Claudio, Giovanni, Fabio, Lorenzo, Alessio, Nicola, Antonio, Simone, ED!, Maurizio, Carmine, e Diego.
Per Massimo, poi, sono stato particolarmente contento (e lui sa perchè).

Come sempre, se qualcuno che ho incontrato e salutato non è in questa lista, è solo per colpa della mia memoria e non per antipatia: le persone che mi stanno sul cazzo, manco le saluto :asd:

Ho anche preso qualche bel fumetto (sì, è vero, ho una libreria, ma la nerditudine è un brutto male) e mi sono (ri)fatto una promessa - riguardo l'edizione del prossimo anno - che cercherò di mantenere a tutti i costi.


p.s. il misterioso scorcio di foto è un invito a non perdere il prossimo reportage lucchese a cura di De:Code e che spero lanci il gioco più di tendenza del 2009.

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