Se qualcuno ancora non se ne fosse accorto, 'sto blog è fermo da mesi. Riprenderà , ma ancora non so quando: quando succederà , però, sarà un po' più e un po' meno.
Per chi abbia la strana e morbosa attenzione per ciò che posso rispondere a delle domande che mi vengono poste, ecco un'occasione imperdibile: un'intervista a cura di Enrico Ruocco su Guide SuperEva.
Il nuovo anno comincia all'insegna del viaggio e la cosa non mi spiace manco un po'. Da domani fino al 7 starò qui insieme alla dolce metà a riposare, mangiar bene, scrivere e ricaricare prima di un periodo di lavoro piuttosto intenso che mi aspetterà al rientro.
Domani parto per Lucca. Per la prima volta farò tutti e quattro i giorni di fiera, quindi spero di riuscire a incontrare tutte le persone che vorrei (ri)vedere.
Sarò prevalentemente in giro, ma farò capo spesso allo stand degli amici della Double Shot (almeno finchè non si rompono le palle e mi cacciano).
Per chi non sarà a Lucca, spero che questo possa essere un buon palliativo. Altrimenti mi permetto di suggerire qualche soluzione alternativa come guardare questo (appena uscito a noleggio), leggere questo (sì, lo so che è uscito da anni), questo (appena uscito in economica) o ascoltare questo (e sì, so che anche questo è uscito da un bel po').
Per fare risparmiare fatica e fugare i dubbi dell'anonimo ricercatore: sì, sono io. Sei sul blog giusto, ma bastava digitare "coglione" e Google t'avrebbe immediatamente reindirizzato qui: il fatto di fare il libraio o di essere di Sassari non incidono in alcun modo, dato che il problema è a monte.
Non ti nego però, caro ricercatore, che un po' mi amareggia che non mi consideri uno sceneggiatore coglione (o forse già lo sapevi e non avevi bisogno di queste informazioni).
In ogni caso, spero di esserti stato utile e ora che hai avuto le conferme di cui necessitavi, sai come e dove trovarmi: spero ti faccia vedere e ti saluto con tanta simpatia.
Intanto, è d'obbligo ricordare che il 37 è il numero naturale dopo il 36 e prima del 38.
Stabilito quindi di che cosa stiamo parlando, possiamo allargare la nostra serie di considerazioni fino ad un'altra serie di nozioni: mi pare fondamentale, innanzitutto, specificare che il 37 è il dodicesimo numero primo, dopo il 31 e prima del 41. Inoltre - e qua le cose si fanno più interessanti - forse non tutti sanno che non ci sono altri numeri primi q tali che la lunghezza di periodo del relativo reciproco, 1/37, sia equivalente alla lunghezza di periodo del reciproco di q, 1/q: tanta consapevolezza mi ottunde, non so a voi. Solo i più sprovveduti non si possono accorgere che si tratta di un primo permutabile in 73. Però, è meno noto che se un multiplo di tre cifre di 37 viene ciclicamente permutato, per esempio 481 diventa 148 o 814, allora i numeri risultanti sono ancora multipli di 37. L'unico altro numero che ha questa proprietà nell'ambito delle tre cifre è 27.
Ho riflettuto molto, poi, sul fatto che ogni numero naturale è la somma di al più 37 quinte potenze, ma non sono ancora giunto a una conclusione chiara. Vi informerò non appena accadrà .
Un paio di punti fermi sono che 37 è anche il numero chimico nientemeno che del Rubidio (che si trova solo in provincia di Rb e questo è già più stranino) e anche che 37 è la temperatura comporea, in gradi centigradi, considerata normale per gli esseri umani.
Agli amanti della aneddottistica da aperitivo, invece, consiglio di appuntarsi due cose: la prima è che nella smorfia il 37 è il numero che rappresenta il monaco, mentre la seconda è che la rotella della roulette ha - guarda caso - trentasette scanalature. 37, infine, è anche il numero di 100 Bullets la cui cover occhieggia qua in alto.
Tutte cose, comunque, mica da ridere. Quello che mi preoccupa un po' di più è l'incarognirsi degli acciacchi. Ma temo che ci tornerò su anche l'anno prossimo, quando le mie doti di preveggente mi suggeriscono che andrà molto il 38.
Intanto, nel frattempo, c'è qualcuno con cui condividere le sofferenze: qui, quo e qua.
I più arguti non avranno mancato di notare che su queste pagine c'è una novità . E una novità coi controcazzi, direi. Il nuovo header che vedete là in alto e riprodotto mini qua in basso (o meglio, poco là in alto, non proprio là in alto in alto) è opera di quel bellissimo uomo di Werther.
Recentemente, Werther (oltre a bullarsi - giustissimamente - di una cosa bellissima) ha dato fondo a parecchi barattolini di china per realizzare una serie di stupendevoli illu a tema hard boiled (1, 2 e 3) e - data tutta una serie di cose che riguardano me, lui e qualcun altro - sono andato in fregola e lui ha assecondato i miei petulanti sbavazzamenti.
A volte il blog mi sta sui coglioni. Questo è uno di quei periodi. E allora ci si rivede quando il signorino torna a starmi simpatico. Magari capita fra 10 minuti, magari fra qualche altra settimana. Statemi bene!
Due come occhi, mani, orecchie, labbra, narici, braccia e gambe, due come tette, due come alternative, due come coppia, due come secondo posto, due come quello che manca, due come gemelli, due come doppio, due come binari, due come io scrivo tu disegni, due come seconda possibilità , due come ali, due come coglioni, due come piatti della bilancia, due come facce della medaglia, due come dritto e rovescio, due come andata e ritorno, due come bianco e nero, due come tutto quel che non mi viene in mente e due come gli anni di questo blog.
Da domani a lunedì sarò a Roma. Il pretesto sarà la riunione dell'Afui di domenica, ma i restanti giorni saranno dedicati ad altro. Ci si vede la prossima settimana.
Da ieri il blog è provvisto di due nuove poderose etichette ad uso e consumo dei cortesi visitatori di queste pagine:
il noir e i suoi derivati - è dedicata a tutti quei post in cui, trasversalmente o meno, si tocca come argomento uno dei miei generi narrativi preferiti, se non quello che preferisco in assoluto. Prima o poi un post su 'sta cosa dovrei pure decidermi a scriverlo.
storie mie complete - mette in fila, invece, tutte le short che ho finora scritto e che sono state disegnate da qualche impavido disegnatore. Per chi sia arrivato presso questi lidi solo di recente, ci potrebbe essere qualche sorpresuccia fra le primissime che a suo tempo postai.
La mostra dedicata al Santissimo Stanley è davvero davvero davvero bella.
Chi è a stretto giro di metro, treno o aereo ci faccia un salto perchè merita: sceneggiature originali, foto di scena e dei dietro le quinte, qualche costume originale, oggetti di scena da panico (nella foto lo star child di 2001, ma ci stanno pure l'elmetto del soldato Jocker/Mattew Modine di Full Metal Jacket, la macchina da scrivere di Jack Torrance/Jake Nicholson in Shining e tantissime altre figosità ), alcune trovate scenografiche sfiziosissime, parecchi filmati con interessantissime interviste, locandine originali, un documentario sulla musica nel cinema di Kubrick, storyboards, piani di lavoro e tutta un'altra caterva di roba buona.
La mostra ha un unico grandissimo, imperdonabile difetto: il percorso è solo parzialmente in ordine cronologico e particolarmente confuso. Un brutto neo, ma che - se non siete nerd acritici intransigenti - si può mandar giù senza difficoltà .
nota: non si potrebbero scattare foto, ma una son riuscito a portarla a casa...
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promemoria personali
"Perchè scrivo? Per paura. Per paura che si perda il ricordo della vita delle persone di cui scrivo. Per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile."
"C'era una volta... e poi un giorno... e poi quando tutto sembrava andare per il meglio... e poi all'ultimo minuto... e vissero felici e contenti (ma anche no)."
David Mamet
Su questo cranio di scimmia. Su questo corpo di cane. Su questo modo di fare. Zibba
Fumetti noir, crime, hardboiled, gangsteristici e polizieschi reperibili in Italia