ebayzzati!
08:28
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Volete accaparrarvi una pietra miliare del fumetto indipendente italiano?
Volete assicurarvi una rendita vitalizia con un investimento minimo?
Bene, non continuate a leggere.
Se invece avete la curiosità di vedere cosa riesca a rievocare internet dal passato e di leggere gli esordi fumettistici di tre personcine a modo (diciamo almeno due: una e due), allora fate un salto qui.
Non conosco il tipo che si vuole privare del n.0 di Xiola dopo averlo conservato per quasi 10 anni, ma è chiaro che gli conferisce un valore un filino esagerato.
Prova a prendermi
18:56
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Prova a prendermi.
Glielo diceva in continuazione, ogni volta che rimanevano soli in casa, qualsiasi cosa stesse facendo.
Contava sul vantaggio dei propri quaranta scarsi contro i suoi cento abbondanti e sblusati sui jeans. Contava sulla sua indolenza, sulla certezza che mai avrebbe lasciato cadere il telecomando per inseguirla. Lo provocava con quelle parole, lo irretiva con il tono della voce, senza che lui scollasse il culo dalla poltrona, dalla sedia o dal cesso.
Aveva pure cominciato a stuzzicarlo lanciandogli delle palline di carta e cercando di colpirlo sul grosso naso bitorzoluto. Tentava di smuoverlo spegnendogli il televisore o portandogli via l’ultimo boccone di merenda.
Prova a prendermi. Prova a prendermi.
Lui non reagiva, non muoveva muscolo, se non per un sorriso stentato o per levare gli occhi al cielo in segno di giocosa insofferenza.
Prova a prendermi.
Se ci riesci ti faccio un regalo, se ci riesci sono io il regalo.
Ma lui niente. Niente di niente.
Si limitava ad amarla come poteva.
trittico di pregiudizi
15:26
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Snyder m'aveva urtato con 300, ma - in quel caso - era stato il film a deludermi. Ora, con Watchmen, riesce a starmi sul prepuzio fin dai trailer :asd:
a proposito di critica preventiva...
12:45
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...se c'è un artista riguardo i cui lavori non è mai un approccio sbagliato (e fino ad ora c'ho sempre preso), questo è Capossela.
Non ho ancora preso Da solo, il suo ultimo album, ma so già che sarà straordinario.
Intanto, cliccando qua sotto, potete ascoltare In clandestinità, il primo estratto, e Il gigante e il mago (con video annesso).
apperò
19:54
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Giuro, non ne sapevo nulla.
E poi il titolo originale è Keeper.
Spero che la coincidenza/assonanza mi porti bene, perchè amo molti lavori di Greg Rucka.
E visto che un po' di sana critica preventiva positiva a volte fa solo bene, vi invito a comprare sulla fiducia questo romanzo e vi riporto sotto il risvolto di copertina.
In italia lo pubblica Edizioni BD
Manhattan, metà anni Novanta. Lo scontro sull’aborto infiamma gli Stati Uniti. La dottoressa Felice Romero vede la sua clinica messa sotto assedio e riceve una serie di minacce di morte da un gruppo di fondamentalisti cristiani, guidati dal carismatico Jonathan Crowell.
Per proteggere la propria vita e quella della figlia Katie, adolescente con la sindrome di Down, la dottoressa Romero decide di rivolgersi ad Atticus Kodiak, guardia del corpo. Il migliore sulla piazza.
Il clima della protesta antiabortista si infiamma, il sangue inizia a scorrere e per Atticus Kodiak proteggere la famiglia Romero diventa una questione personale.
Un thriller con poche certezze, implacabile come il proiettile sparato da un cecchino.
i no spìk inglish: elp mì!
15:05
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15:05 [emo] 4 Comments
Siccome non capisco praticamente una ceppa di inglese, qualche anima santa mi sintetizzerebbe che cosa dice Miller riguardo The Spirit?
coerenza
13:33
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La coerenza, come ogni cosa, può assumere varie forme, pur rimanendo tale.13:33 [emo] 7 Comments
C'è la coerenza di chi ci rappresenta istituzionalmente all'estero...
... e c'è anche la coerenza di chi all'estero è costretto a rifugiarsi.
Questo è quanto dichiarato dal nostro Presidente del Consiglio.
Questo è quanto ha scritto Roberto Saviano.
Il solo confronto, a mio avviso, annienta qualsiasi velleità di commento.
12:48
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L'ho ripreso perchè sto acquistando Tex in ogni sua forma (inedito, Tre Stelle, Tutto Tex e Nuova Ristampa), ma non ha minimamente il fascino di quello che acquistai a suo tempo e che è stato il primo di tanti altri.
Sono stato fortemente tentato di saltare questo numero, ma alla fine ho ceduto.
Però non l'ho nemmeno sfogliato e penso che non lo farò: rimane, ovviamente, la stessa identica storia, ma è davvero impossibile ristampare suggestioni ed emozioni :)
Boris
17:18
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So che arrivo buono ultimo a parlarne, ma l'ho scoperta da poco e solo ora ho finito di vedere la prima stagione: Boris è davvero una serie con i controcazzi.
Scritta divinamente, ben diretta, ottimamente interpretata. Si ride tanto, di gusto, di testa, amaramente e di panza.
La puntata con ospite Giorgio Tirabassi m'ha fatto accasciare.
Già fibrillo in attesa che mi si dia la seconda stagione.
sulla punta delle dita
11:32
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Ci sono momenti come questo, che si sbloccano così, e poi ce ne sono anche altri in cui, invece, senti naturalmente che il peggio è passato e, soprattutto, che le facce cominciano a prendere espressione, i corpi a muoversi e a interagire per un buon motivo e in spazi che gli prendono forma attorno.
Spesso ciò che accade dopo è molto diverso da quella serie di suggestioni e flash che si rincorrono, ma importa poco davvero: ciò che conta è quando le dita cominciano a prudere per restituire a parole anche solo la minima parte di ciò che si è affastellato dentro sotto forma di immagini.
Prendi ago e filo per cucire in maniera robusta e bella alla vista e sai che manca un niente perchè ogni tassello vada al suo posto: sta tutto sulla punta delle dita.
Perplessità e certezze
11:04
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Continuo a chiedermi perchè insista nell'acquistare XL: un buon 50% degli articoli, mediamente, non m'interessa per niente (o ne detesto gli argomenti, tipo gli emo di questo mese) e, del restante 50%, più della metà affronta argomenti che ho già avuto modo di approfondire - spesso meglio - sulla rete.
Tex taglia il traguardo dei 60 anni. E se non è una certezza questa, non so davvero quale possa esserla.
Ho la certezza che avere la scimmia per i dvd dovrebbe perplimermi, ma così non è.
Mentre cerco di risolvere il paradosso, mi godo I Soprano (sto finendo la quinta stagione e già dopo il primo episodio della prima sono diventati la mia serie preferita insieme a The Shield e 24).
Non scrivo una riga da mesi, ma pur perplimendomi, una volta tanto la cosa non mi preoccupa più di tanto: ho la certezza che il tappo stia per saltare.
Sono sicuro che il blog tornerà a perplimermi.
Mi perplime molto, ma molto molto molto che il prezzo d'ingresso per una fiera del fumetto - per quanto possa essere la più importante - possa arrivare a costare 12 euro al giorno.
No, dico, 12 euro per entrare in un supermercato dove spendere soldi. Mah.
Non ho alcuna perplessità sul fatto che PandaliKEs di Giacomo sia un vero e proprio gioiello.
Sono certo che 610 sia una delle trasmissioni più divertenti che potreste ascoltare in radio.
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promemoria personali
"Perchè scrivo? Per paura. Per paura che si perda il ricordo della vita delle persone di cui scrivo. Per paura che si perda il ricordo di me. O anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile."
Fabrizio De Andrè
"Non mi piace l'autocommiserazione dell'artista, la sua bramosia di suscitare pena e simpatia raccontando quanto sia dura fare l'artista. E' forse più duro che lavorare in una miniera in Bolivia? Perché parlare sempre di sciocchezze, quando si dovrebbe ringraziare il signore per averti dato un lavoro piacevole? Certo che è difficile produrre parole in eterno, ma è molto più facile che produrre sudore su questa terra. Quando sento un artista lamentarsi mi vien da aprire il cassetto ed estrarre il mio revolver. Il grande problema di tutti noi è che consideriamo l'arte più di quello che effettivamente è. La eleviamo ad altezze che non le competono, a giochi ridicoli: l'arte di parlare dell'arte. Dovremmo limitarci a produrre lavoro e lasciare che siano l'applauso e l'amore della gente i migliori e unici giudici. Tutto il resto sono autocommiserazione, vanità danzante, egocentrismo, preoccupazioni inutili. L'arte non è religione, a certe altezze accusa capogiro."
Leonard Cohen
"C'era una volta... e poi un giorno... e poi quando tutto sembrava andare per il meglio... e poi all'ultimo minuto... e vissero felici e contenti (ma anche no)."
David Mamet
Su questo cranio di scimmia. Su questo corpo di cane. Su questo modo di fare.
Zibba
Fabrizio De Andrè
"Non mi piace l'autocommiserazione dell'artista, la sua bramosia di suscitare pena e simpatia raccontando quanto sia dura fare l'artista. E' forse più duro che lavorare in una miniera in Bolivia? Perché parlare sempre di sciocchezze, quando si dovrebbe ringraziare il signore per averti dato un lavoro piacevole? Certo che è difficile produrre parole in eterno, ma è molto più facile che produrre sudore su questa terra. Quando sento un artista lamentarsi mi vien da aprire il cassetto ed estrarre il mio revolver. Il grande problema di tutti noi è che consideriamo l'arte più di quello che effettivamente è. La eleviamo ad altezze che non le competono, a giochi ridicoli: l'arte di parlare dell'arte. Dovremmo limitarci a produrre lavoro e lasciare che siano l'applauso e l'amore della gente i migliori e unici giudici. Tutto il resto sono autocommiserazione, vanità danzante, egocentrismo, preoccupazioni inutili. L'arte non è religione, a certe altezze accusa capogiro."
Leonard Cohen
"C'era una volta... e poi un giorno... e poi quando tutto sembrava andare per il meglio... e poi all'ultimo minuto... e vissero felici e contenti (ma anche no)."
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