piccola smisurata preghiera
Peppe, torna.
Torna, perchè il mondo del fumetto ha un bisogno assoluto delle tue storie.
Ne ha bisogno come un ragazzo ha bisogno comunque della figura paterna nel momento in cui decide di andare a studiare lontano da casa, con tutta la baldanza, l'irruenza e l'incoscienza (immaturità?) che la sua giovane età può regalargli.
Ha bisogno di un punto di riferimento importante con cui misurarsi negli attimi di necessità, ha bisogno di un sonoro ceffone quando fa finta di non avere gli anni per prendersi le giuste responsabilità.
Peppe, torna.
Rileggere le tue vecchie storie su Orient Express, i tuoi neri su Nero (Storia di cani in particolare) fa aumentare solo e soltanto la nostalgia, quando l'urgenza maggiore è quella di una guida, di nuove scintille, nuovi parametri con cui confrontarsi.
Erano riviste laboratorio, mai sufficientemente apprezzate e ricordate come meriterebbero, due approdi sicuri in cui le speculazioni su popolare e autorale (o fra seriale e graphic novel, si direbbe oggi) erano lasciate alla porta, due finestre su narrazioni - allora - future.
23 commenti:
Giuseppe Ferrandino è senza dubbio uno degli scrittori italiani più capaci e che ingiustamente non ha trovato nel fumetto, genere da lui amato ed in passato praticato, quel riconoscimento che senza dubbio meritava.
Ancora oggi il suo "Sera Torbara" in coppia con Massimo Rotundo, rappresenta un'opera che merita di essere riscoperta dalle nuove generazioni; ma non vanno dimenticate sia le sporadiche apparizioni sui mensili Bonelli ("Dylan Dog", "Nick Raider" e "Martin Mystere") sia la bellissima esperienza fatta con la Granata Press di Luigi Bernardi dove con "NERO", lui Soldi e Caracuzzo realizzano un piccolo gioiello narrativo.
Oggi Ferrandino è molto più apprezzato all'estero (Francia) che da noi, grazie ai suoi romanzi dallo script mai banale e robusto; se dovesse tornare a calcare i territori fumettistici per noi appassionati sarebbe solo un bene, ma un autore di razza come lui tornerebbe solo per poter raccontare "le sue storie" e non vedo allo stato in quali ambiti editoriali potrebbe trovare posto.
Ovviamente parlo di ambiti editoriali dove uno si mantiene scrivendo.
Marin
Mi piace questo appello, con cui concordo in tutto. peppe sa scrivere. Tutto. Fumetto e romanzi (ma c'è poi così tanta differenza, se son scritti bene e ti "pigliano"?). Non so se lo leggerà. Ma spero che torni a sceneggiare.
@marin> sai che concordo parola per parola, quindi non aggiungo nulla.
@luc> immagino proprio che Peppe non leggerà queste righe, ma ci tenevo a scriverle già da un po'. aspettavo di trovare le parole migliori, ma non ci sono riuscito. pazienza, spero si percepisca almeno il fine della cosa :)
Sottoscrivo l'appello. Dove si firma? ;)
smok!
@smoky> sarebbe auspicabile una petizione virale fra blog, se servisse a qualcosa :)
eh, me le ricordo le storie di Ferrandino!
firmo anche io la petizione virtuale!
Allora non sono il solo ad adorare Giuseppe Ferrandino! Lo seguo dall'inizio della sua carriera su Skorpio e Lanciostory. Ricordo con piacere la miniserie "La Foresta di Tenon". Per non parlare dei suoi liberi. Spesso dei veri e propri colpi di genio. E sopratutto come qualcuno ha già in precedenza ricordato "Sera Torbara".
Torna a casa... Peppe!
Ho messo l'appello anche nel mio blog.
Le Peppon sta tornando!!!
Capisc'a me!
Ciao.
@mauri> bello.
ci sentiamo in 'sti giorni: sarai a Napule?
Napule!...credo,anzi sono sicuro che non verrò ,troppi impicci professional-familiar-economic-pallegonfistici mi tengono lontano sia col fisico che col pensier.
Potremmo sentirci au telephone al tuo ritorno?
Tu divertiti e complimenti ancora per la tua intensissima attività.
Ciao
Condivido in toto l'appello, sono un Ferrandiniano duro e puro ma sono altresì certo che Peppe non tornerà. Era completamente disgustato dall'ambiente e se ne è andato sbattendo la porta. Era il nostro Alan Moore e l'hanno lasciato andare via. Io ero amico di Peppe, l'ho conosciuto ai tempi di Nero ma ci siamo persi di vista negli ultimi anni. A breve dovrei rivederlo e farò presente il vostro appello. Il suo allontanamento volontario dal fumetto italiano è stato devastante, l'industria nostrana fa letteralmente cagare. Era l'unico che aveva il talento e le potenzialità di rivoluzionare radicalmente il fumetto italiano traghettandolo nel 21° secolo. E invece dobbiamo accontentarci di atroci mestieranti e luridi scalzacani. Il Nemico, il pocket nero seriale realizzato con Caracuzzo e Soldi, era un capolavoro assoluto, una delle cose migliori che abbia mai letto in vita mia. Ed è semplicemente vergognoso che sia ancora inedito. Comunque Peppe ha trovato fama e gloria con i romanzi ed è giusto che continui su questa strada: Pericle il nero fu il caso letterario del 98 e bestseller assoluto dello stesso anno. Il 29 maggio esce la sua nuova fatica, Spada, sequel apocrifo dei Tre Moschettieri di Dumas Padre. Sono in attesa spasmodica...
Dimenticavo: che torna a fare? Non ci sono spazi attualmente per autori del suo calibro. O lavori per Bonelli o lavori per Bonelli. Alternative zero. Questa è l'industria fumettistica italiana. Una cloaca assoluta.
@anonimo> grazie per il tuo accorato intervento, nonostante lo ritenga un filo troppo severo nei confronti di un panorama fumettistico che sarà sicuramente connotato da ombre scurissime, ma che a mio avviso sarebbe ancora capace di valorizzare al meglio un talento come quello di Ferrandino, soprattutto ora.
Grazie a te per avermi permesso di esprimermi. Non hai idea la rabbia irrefrenabile che mi coglie quando rileggo capolavori assoluti come Storia di Cani. In un Paese normale un'opera di siffatto calibro avrebbe attratto immediatamente l'attenzione dei media mainstream e sarebbe stato opzionato seduta stante per farne un film. In un Paese normale, appunto. Se riesco a reicontrare Peppe (è sempre in giro per il mondo tra Londra e Chicago), giuro che gli trasmetterò il vostro fantastico e commovente appello. Grazie ancora!
Piccolo aneddoto: amici comuni mi hanno raccontato che Peppe, pur avendo abbandonato l'ambiente da ormai 12 anni, ha continuato a scrivere fumetti per puro piacere personale. Non oso pensare quali e quante meraviglie giacciano inedite sul suo PC portatile. Lui ha sempre amato profondamente il medium e non mi meraviglia che continui a sfornare fumetti su fumetti.
@anonimo> riguardo il fatto che Peppe stia continuando comunque a scrivere fumetti sono arrivate voci anche a me, sempre grazie ad amici comuni.
naturalmente, la speranza è che queste storie possano vedere la luce e personalmente faccio il tifo soprattutto per Il Nemico, che tu hai già citato: anni fa ebbi la fortuna di vedere un po' di materiale su questa serie e ancora oggi - a ripensarci - mi vengono i brividi.
una richiesta: ti andrebbe di firmarti? rispetto assolutamente la privacy (se poi vuoi scrivermi in privato, la mail la trovi nel profilo), ma purtroppo in giro per i blog c'è sempre qualcuno pronto ad approfittare della buona fede altrui. grazie mille in anticipo per la comprensione!
ah, quasi dimenticavo: Storia di cani è una delle mie opere-guida, soprattutto da quando mi è scattato il click per la scrittura :)
Non ho problemi a firmarmi, mi chiamo Emiliano. Stai tranquillo, non faccio parte dell'ambiente, non sono un addetto ai lavori, ma solo un semplice appassionato. Sono arrivato sul tuo blog proprio cercando notizie più dettagliate in rete su Spada di Ferrandino. Sic et sempliciter!
caro omonimo ex-anonimo, grazie. spero abbia capito il senso della mia richiesta e il problema non stava certo nel fatto che tu fossi un addetto ai lavori a qualsivoglia livello o un "civile".
anche per questo ti ri-ringrazio ulteriormente per la disponibilità. :)
Incrociate le dita, potrebbe tornare. Forse.
By the way, martedì tutti in libreria a comprare Spada.
si, ho avuto anche io questa notizia. vedremo. :)
Letto Spada. Può essere considerato il capolavoro della carriera Ferrandiniana. Prosa ad altissimi livelli, dialoghi magistrali, costruzione narrativa esemplare e senza sbavature. Ferrandino tiene tranquillamente testa a Dumas e Borges. E non credo che esista scrittore italiano vivente che abbia, neanche lontanamente, il talento e le capacità di costruire un romanzo come Spada. In un'industria culturale di somari, scalzacani, leccaculo e mestieranti, brilla davvero in alto la stella del Peppe nazionale. Ferrandino è Dio. Le chiacchiere stanno a zero.
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