Fumettinfestival - foto e pensierini

11:01 [emo] 3 Comments



C'è una cosa che m'ha fatto riflettere ed è questa: l'incontro in libreria per la presentazione di Ballata per Fabrizio De André e l'aperitivo musicale dedicato a Faber che si è tenuto nel bar-locale di fianco alla libreria, hanno avuto due pubblici estremamente diversi.

Eppure l'argomento trainante - De André - era lo stesso. Eppure i due ambienti erano divisi solo da un muro contiguo. Eppure i lavori di Fabio esposti al locale hanno reso le due inziative ancora più omogenee e - potenzialmente - intercomunicanti.

E invece no.
La stragrande maggioranza delle persone che hanno assistito all'oretta di cover dedicate a De André non era presente in libreria e il disinteresse/freddezza/sorpresa mostrate nell'apprendere di aver capito male riguardo la serata musicale (alcuni pensavano che si sarebbe svolta qua in libreria, quindi l'articolo sul giornale è stato letto e - seppur male - recepito).

Non so se è una cosa che sarebbe successa anche da altre parti o se si tratti di una reazione/comportamento tipicamente sassarese, ma la domanda è: c'è ancora così tanto bisogno di opera di convincimento nei confronti dei civili per farli avvicinare al fumetto? E' ancora necessario così tanto lavoro per incuriosire/stimolare chi sia digiuno riguardo il mezzo?

Chi passa di qui ha assistito a situazioni simili? Cosa ne pensate?

3 commenti:

Antonio ha detto...

Quello che penso lo sai.
A Cagliari sarebbe stato probabilmente diverso, per esempio.
Comunque, come ti avevo detto in privato, l'opera da te fatta resta meritoria. Non è che bisogna sempre fare il pianobar (nell'accezione peggiore del termine, ovviamente) per i minchioni che non capiscono altro...

Carburo ha detto...

Purtroppo non è solo un problema sassarese.
Noi Chine Vaganti lo sappiamo bene.
Quando si organizza qualcosa che riguarda il fumetto dalle nostre parti, la reazione dei "Gentili" (passami il termine religioso per chiamare quelli che tu indichi come civili) va dalla freddezza, passa attraverso l'indifferenza e arriva alla commiserazione verso noi, poveri sfigati che pretendiamo di avere un pubblico per le nostre follie da sognatori.

Ma ormai lo sappiamo, e tiremm innanz.

Il fumetto non ha lo star system, ed è una mancanza che i gentili non perdonano.

Se Castelli o Algozzino finissero fotografati con qualche valletta su baluardi della libera informazione come CHI o EvaTremila, probabilmente agli incontri fumettosi arriverebbe più gente. Ma forse è meglio così!

Per quanto ci riguarda, ci dispiace solo aver mancato l'appuntamento!
Saluti vaganti

[emo] ha detto...

Ma ormai lo sappiamo, e tiremm innanz.

il punto è proprio qua: non voglio arrendermi a questa situazione piuttosto evidente e spero sempre che qualcuno venga folgorato sulla via di Damasco :)